Dopo aver scelto la “rénga” (da vòvi o da lat) in base alla preferenza, si immergerà in acqua per almeno 15 ore, cambiandola per 3 o 4 volte. Togliere poi la pelle e sfilettarla, facendo attenzione a non rompere il sacco delle uova o del latte.
A questo punto bisogna tritare finemente una cipolla, facendola appassire in un tegamino per poi porla sotto l’aringa che verrà coperta con olio di semi (ultimamente di vinacciolo).
È preferibile consumarla dopo averla tenuta per 3 o 4 giorni in un ambiente molto fresco (o in frigo).
Una variante prevede di mettere sopra i filetti un’abbondante manciata di aglio e prezzemolo finemente tritati, coprendo l’aringa sempre con l’olio di vinacciolo.
In ogni caso va servita in tavola molto calda, con alcune fette di polenta abbrustolita.
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