Montate in sella e via… alla scoperta di luoghi incantevoli, natura incontaminata, monti e colline…

Circa 1 km di asfalto, il resto su terra battuta, sentieri, mulattiere, prati, per un totale di 10 km di percorso tecnico, ricco di saliscendi facilmente superabili a piedi, sulle colline di Caneva, passando per il Castello e compiendo il giro del Col de Fer: questo è il tracciato della gara per mountain bike “Fra i colli di Caneva” che si tiene la secondo domenica di ottobre.

  • Partite dalla piazza di Caneva in direzione Cansiglio.
  • Lasciate a destra l’indicazione per il castello e proseguite dritti dentro la valletta dei rio Vallegher.
  • Costeggiatelo fino alla fine della strada che termina in una cava a cielo aperto.
  • Salite ora su un ripido sentiero a destra della cava, tra pioppete e arbusti, fino a incontrare la strada asfaltata Caneva-Cansiglio.
  • Qui svoltate a destra, fino a trovare l’indicazione per il castello.
  • Iniziate la salita con rampa che porta in cima al colle, su strada sterrata e cemento. Vi porterà a godere dell’antico maniero e di una vista incantevole dalla terrazza edificata sui resti delle suggestive rovine.
  • Passate a sinistra sotto il portale medioevale, scendendo sul “sentiero dei morti” (non spaventatevi per il suo nome: un tempo, veniva utilizzato per portare i defunti a riposare nel recinto del castello). La sua imboccatura, a sinistra dei gradini diroccati, conduce tra piante secolari a costeggiare il colle fino a congiungersi con la strada sterrata.
  • Da qui, proseguite a destra per 500 m circa, dove poi imboccate a sinistra - prima di una salita - un sentiero che corre sconnesso fino a sbucare sulle colline coperte dai vigneti.
  • Potete percorrerlo o provare divertenti alternative tra le rive, fino a scendere fino al paese di Caneva.

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L’itinerario compie il giro delle malghe del Gaiardin attraverso i colli Major e dei Scios e la dorsale Gaiardin-Piancavallo. Vedrete luoghi incontaminati, ricchi di bellezze naturali, e squarci di una meravigliosa panoramica della pianura sottostante fino al mare (nelle giornate terse). Circa 15 km di percorso non impegnativo, ideale per bikeristi che vogliono provare il gusto della montagna senza stancarsi troppo, con saliscendi e alcune salite leggere, interamente su strade forestali e carrarecce con fondo sassoso.

  • Partite da Caneva in direzione Cansiglio.
  • Dopo aver passato l’indicazione per Cordignano, imboccate la prima strada sterrata a destra (14 km).
  • Proseguite per malga Pizzoc. Dopo circa 2 km giungete al Casello della Guardia.
  • Da qui girate a sinistra e proseguite per malga dei Scios.
  • Al nuovo bivio girate a sinistra e giungete all’ampio pascolo di Casera Sponda Alta. Questa è una zona ricca di fossili (di cui è vietata la raccolta), nonché di funghi.
  • Per due bivi successivi tenete la destra, fino a giungere attraverso i boschi al rifugio Maset.
  • Continuate al bivio a sinistra in direzione del col dei Scios, dove incontrerete la malga omonima. Pedalate così attraverso pascoli e colli all’aperto. Tenete tutti i bivi a destra, d’ora in poi.
  • Dalla Casera Busa Bernadt, iniziate a scendere lungo la dorsale Gaiardin-Piancavallo, dove potete divertirvi, lasciando di tanto in tanto la strada sterrata, per pedalare fino alle creste dei colli dai quali potete ammirare un meraviglioso panorama.
  • Passate diversi prati e malghe, Costa Cervera, Malga Folador, fino a giungere alla malga Brusada dalla quale, in poche centinaia di metri, tornate alla malga Pizzoc.

Punto di ristoro/acqua: presso la malga Sponda Alta, Col dei Scios (se aperte).

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L’itinerario di circa 12 km dapprima si inoltra nei pascoli e prati del Gaiardin, poi scende lungo la montagna fino a Coltura di Polcenigo. È da appassionati di mountain-bike e alterna tratti con fondo sassoso a sterrato, tratti in saliscendi a ripide discese.
Si consiglia l’uso di biciclette ammortizzate e di due auto per far ritorno al punto di partenza.

  • La partenza è alla malga Piccinato, punto circa al km 11 della strada Caneva-Cansiglio. Da qui parte sulla destra una strada sterrata che porta verso la malga Pizzoc.
  • Poco prima di raggiungerla, si incontra un bivio, e bisogna girare a destra per Lama di Som. Prima di iniziare la lunga discesa, il luogo merita una sosta. Dalla cresta della montagna si può ammirare tutta la pianura, con i villaggi, i paesi, e le basse colline segnate dal Livenza,… via via, fino al mare.
  • La discesa verso Coltura nella prima parte compie una lunga diagonale, per poi scendere decisa con una serie di tornanti stretti.
  • Tenete la sinistra ai bivi e, prima di giungere alla strada asfaltata, girate ancora a sinistra per la località Masaret.
  • Passato un rio la strada diventa asfaltata e in breve raggiungerete Coltura.

Punti di ristoro/acqua: la malga Piccinato fa servizio agrituristico e nei pressi di Coltura si trovano locali pubblici.

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L’itinerario, circa 12 km, dapprima si inoltra nei pascoli e prati del Gaiardin, in un paesaggio semideserto ricco di buche e forre (dovute alla formazione carsica); poi scende lungo la montagna fino a Mezzomonte, dove i panorami sono addolciti dallo scorrere del fiume Livenza e dalle colline. Il percorso è misto: si corre su strade sterrate il primo tratto, poi su vecchio sentiero lastricato.
Si consiglia l’uso di biciclette ammortizzate e di due auto per far ritorno al punto di partenza.

  • Due sono i tratti ben distinti di questo itinerario, due i tipi di difficoltà, due le tipologie dei paesaggi. La prima parte è di facile percorrenza, la seconda è impegnativa a causa della discesa lunga e sconnessa.
  • La partenza è alla malga Piccinato, posta circa al km 11 della strada Caneva-Cansiglio. Da qui parte sulla destra una strada sterrata che porta prima verso la malga Pizzoc, poi Folador, per continuare sempre sulla destra verso Busa Bernart.
  • Prima di compiere la salita della malga Cervera fate attenzione al sentiero CAI 981 che interseca la strada e scende a destra. Il percorso qui cambia, e imboccato questo sentiero a destra inizia la lunga e veloce downhill che porta fino a Mezzomonte. Il sentiero, mozzafiato per i panorami, è antichissimo. A tratti conserva il lastricato di pietre lisce che una volta usavano i boscaioli per far scendere i tronchi in pianura. Oggi sembra di percorrere un’antica strada romana: ma attenzione… i tratti in pietra a volte sono sconnessi e si alternano a tratti in pietra battuta. Il sentiero sbuca sulla strada per Mezzomonte, vicino ad una trattoria. Per raggiungere il paese bisogna risalire lungo la strada asfaltata.

Punti di ristoro/acqua: la malga Piccinato fa servizio agrituristico e alla fine della discesa del sentiero di Mezzomonte si trova un ristorante.

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