Dopo la fine della Repubblica di Venezia (1797), inizia l’epoca napoleonica, segnata da requisizioni e ruberie. Il successivo periodo di dominio asburgico – dal 1798 al 1815 – è caratterizzato da una grande attenzione allo sviluppo del territorio ed alla diffusione dell’istruzione. Eppure ciò non basta a renderlo gradito ai sudditi e nemmeno a frenare il flusso migratorio verso le regioni orientali dell’Impero.
Il Risorgimento vede un notevole contributo da parte della popolazione di Caneva: l’Unità d’Italia si realizza nel 1866. I primi anni del Regno d’Italia non portano però i vantaggi sperati e la gente di Caneva continua ad emigrare, soprattutto verso il Nord Europa e il Sud America. Nel Novecento l’emigrazione raggiunge il culmine. La tendenza si inverte solo negli anni Settanta.
Da ricordare l’attribuzione a due medaglie d’oro al Valor Militare e 17 d’argento, ricevute durante i due conflitti mondiali, a testimonianza del valore civile e morale, oltre che dell’innato senso di libertà dei canevesi.
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